Presentazione del disegno della Testa di Cristo di Venezia di Leonardo da Vinci: analisi e contesto
Presentazione: disegno della Testa di Cristo di Leonardo da Vinci
Presentiamo il disegno della Testa di Cristo di Venezia, un’opera di Leonardo da Vinci conservata alle Gallerie dell’Accademia di Venezia con il numero di inventario 231, conosciuta con il titolo Testa di Cristo e Mano che Afferra i Capelli. Questo disegno, dal contenuto drammatico, rappresenta una scena della Passione di Cristo e continua a suscitare numerosi interrogativi sulla sua origine, la sua datazione e la sua finalità.
Presentazione del disegno della Testa di Cristo di Venezia di Leonardo da Vinci: descrizione e analisi
Questo disegno (116 x 91 mm), conosciuto come Testa di Cristo e Mano che Afferra i Capelli, è attribuito a Leonardo da Vinci. Realizzato tra il 1490 e il 1495 (o già a partire dal 1488 secondo alcuni studiosi), è eseguito a punta d’argento su carta preparata ed è attualmente conservato alle Gallerie dell’Accademia di Venezia con il numero di inventario 231.
Caratteristiche principali :
• Ritratto di spalla: postura dinamica ed espressiva
• Sguardo rivolto verso l’osservatore, che crea un effetto di intensa drammaticità
• Mano che afferra i capelli, elemento narrativo della Passione di Cristo
• Sfumature luminose sottili, rese più complesse dall’eventuale uso di punta d’oro
Contesto storico e influenze
Datazione e legame con la Passione di Cristo
• Il disegno sarebbe stato eseguito nel periodo in cui Leonardo stava lavorando all’Ultima Cena (circa 1490–1495)
• Alcuni storici lo considerano uno studio preparatorio per un progetto più ambizioso, forse un dipinto oggi perduto
Influenza di Leonardo sull’arte veneziana e milanese
• L’influenza del Disegno di Venezia si nota in artisti veneziani come Giorgione
• Tra i pittori milanesi, in particolare Giampietrino e Solario, la postura del Cristo presenta forti somiglianze, ma la testa è orientata verso destra, specularmente rispetto al disegno di Leonardo


Disegno di Venezia

Disegno speculare
L’inversione del Disegno tra i pittori milanesi
Per illustrare meglio questa corrispondenza, viene qui proposta una versione speculare del Disegno di Venezia, che consente al lettore di apprezzare visivamente il confronto con le opere dei pittori lombardi, in particolare con Giampietrino.
Ipotesi sull’origine e la funzione del Disegno di Cristo di Leonardo a Venezia
Alcuni studiosi si interrogano se questo disegno sia un’opera autonoma oppure uno studio preparatorio per un dipinto scomparso. Kenneth Clark e Pietro Marani hanno suggerito un legame con un modello originale che avrebbe circolato nell’atelier di Leonardo.
Quest’ipotesi è rafforzata dal fatto che diversi discepoli del maestro sembrano aver ripreso questa stessa postura nelle loro opere.
Inoltre, Carlo Pedretti ha osservato che il disegno mette in evidenza i muscoli del collo, della spalla e della schiena, anticipando gli studi anatomici di Leonardo databili al 1510.

Windsor Royal Gallery (RCIN 919001-verso)
Conclusione: Un disegno al centro dei dibattiti su Leonardo da Vinci
Questo disegno resta un punto di riferimento essenziale per la sua espressività e la raffinatezza tecnica.
Il suo ruolo preciso è ancora oggetto di discussione: si tratta di uno studio preparatorio, di un’opera autonoma o di un modello perduto che ha circolato nella bottega di Leonardo?
La sua influenza è chiaramente visibile nei pittori lombardi – in primis Giampietrino – ma anche nell’arte veneziana, testimoniando la sua importanza nel panorama della Rinascenza italiana.